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Trento, 18 gennaio 2009
PiÙ di 100 trentini alla marcia di Assisi
dal Trentino di domenica 18 gennaio 2009

Sono stati un centinaio i trentini che ieri sono partiti a notte fonda per partecipare, nel pomeriggio alla marcia di Assisi per la pace. Due i pullman organizzati ma c’è anche chi da Trento è partito in macchina per non mancare.

«È stato un incontro molto partecipato non solo numericamente - ha spiegato il consigliere provinciale e presidente del Forum per la pace, Roberto Bombarda - ma anche emotivamente. La tensione era palpabile e ci sono stati degli interventi e dei collegamenti di grande spessore».

Prima della marcia (più corta rispetto alla Perugia-Assisi, visto che era limitata alla città di San Francesco) c’è stata un’assemblea dalla quale sono uscite molte idee concrete fra qui quella di istituire a livello cittadino o provinciale, in tutta Italia, dei comitati per la pace in Medio-Oriente. E i trentini, come ha spiegato Bombarda, hanno approfittato del viaggio di ritorno per mettere le basi di quello che sarà il comitato provinciale che avrà il fine di coinvolgere istituzioni, enti locali e associazioni.  Sono state almeno 5 mila le persone che hanno partecipato alla marcia dalla quale è uscita anche la proposta di trasferire a Gerusalemme la sede dell’Onu e andare «tutti insieme quest’anno» in quei luoghi.

Lo slogan principe è stato «Due popoli, due Stati». Presente Massimo D’Alema, il ministro degli esteri, Franco Frattini - hanno sottolineato gli organizzatori - non ha accettato l’invito.

 «Facciamo appello alla coscienza personale dei leader politici del nostro Paese - ha detto il coordinatore nazionale della Tavola della pace, Flavio Lotti - che ancora non hanno aperto bocca o che l’hanno fatto maldestramente, per tentare di fermare questa guerra. Il punto non sono più gli israeliani e i palestinesi. Il punto siamo noi, la comunità internazionale, il terzo che non c’è, cui le parti si affidino e si pieghino».

     

Roberto Bombarda

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